martedì 29 luglio 2025

Capitolo I ~ Il primo segno

 


Mi chiamo Mayra, ho 23 anni, e vivo a Soest, in Olanda. Non c'è molto da dire sul mio aspetto fisico, minuta, capelli rossi lunghi mossi, occhi castano chiaro.. diciamo che non sono mai stata molto brava quando mi chiedevano "descriviti".


Lavoro in un elegante bar nel centro della città. Ogni mattina, mi sveglio presto, bevo un caffè veloce, mi preparo e prendo la mia bici.


Il locale in cui lavoro si chiama Flash bar, 

non posso lamentarmi, si lavora bene e anche coi colleghi è tutto apposto, tranne che con Bat. Con lui proprio non riesco ad andare d'accordo. Troppo egoista, troppo cinico. No, proprio non lo sopporto. Non ci parliamo mai, se non per dovere.


La mia giornata è sempre uguale:

Lavoro, casa, doccia, qualcosa da mangiare e poi letto.

Ogni giorno la stessa routine.


Anche oggi è andata bene, clienti abituali, solite chiacchiere, le solite due risate, che quelle fanno sempre bene. 

Decidiamo di andare a bere qualcosa tutti insieme finito il turno di lavoro, come quasi ogni sera, andiamo al Burger Bush, dove ci sono gli hamburger più buoni di tutta Soest. Dopo aver mangiato ed essere sazi, decidiamo di camminare un po' per smaltire. Ovviamente Bat mi ha rotto le palle per tutta la sera, con le sue frecciatine stupide e le sue battute, sempre e solo riferite a me, ma nonostante quello, è stata una serata piacevole.


Arrivo a casa e mi butto sotto la doccia, la mia unica speranza di provare a scacciare i pensieri negativi facendoli scivolare via con l'acqua. Magari fosse possibile.


Mi metto nel letto e scambio qualche messaggio con la mia unica amica, Evelyn, le voglio un bene a quella ragazza. Ci conosciamo fin da piccole, siamo cresciute insieme fino ad adesso. Lei c'è sempre stata per me e idem per lei.


Sono le 00:48, direi che posso provare a prendere sonno. Mi metto le cuffiette con qualche suono rilassante e chiudo gli occhi.


E lì accadde, di nuovo.. dopo mesi, dopo anni.


Cado in un sonno profondo, il mio corpo immobile, ma la testa sentivo che era lucida.


Vedo una strada.

Sporca. Umida.


C'è odore di fumo. Di sangue? No, di ferro. Qualcosa o qualcuno corre, ma io non vedo chi. Sento panico, nausea, dolore alle gambe. Bruciano. Ma io sono ferma.


Poi una voce, debole.


"Aiutami.."


Mi sveglio. Il cuore quasi in tachicardia, le labbra asciutte. Sudore.

Guardo che ore sono, sono passati solamente 10 minuti.


Ma sento ancora le gambe bruciare.



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