mercoledì 30 luglio 2025

Capitolo IV ~ Bat


 Sono le 23:55, mi sto facendo una tazza di camomilla quando sento bussare alla porta. Vado ad aprire domandandomi chi fosse a quest'ora. 

Bat.

"Oh porca miseria" pensai. Era bagnato e infreddolito.


- Mi s'è chiusa la porta alle spalle e sono senza chiavi.. scusami, ma non sapevo da chi altro andare


Volevo dirgli di arrangiarsi e che poteva benissimo dormire su una panchina come fanno tante persone, ma poi, alla fine, non sono così stronza.

Gli ho detto di farsi una doccia calda, di mettersi dei vestiti asciutti (presi dall'armadio di mio padre) e di chiamarmi quando avesse finito.


Dopo circa un quarto d'ora mi sento chiamare. Vado. Gli lancio una coperta e gli dico 


- Tu, lì. Per terra. Di fianco al letto.

- Chiaro.


S'è steso accanto al letto, io mi sono infilata sotto le coperte e ho spento la luce 


E poi ho dormito.


Non immediatamente, ma il sonno è arrivato, profondo, pesante.

Ma nel cuore della notte qualcosa è cambiato.

Ho iniziato a sentire una specie di calore in mezzo al corpo.

Un bisogno fisico, ma confuso, come se non derivasse da me.


Eppure mi muovevo.. nel sonno.. come se il mio corpo fosse in prestito.


Ho lasciato il letto, mi sono alzata e ho camminato piano. Ho sentito il freddo del pavimento, ma come se non fosse del tutto mia la sensazione.


Bat era lì, disteso sul tappeto.

Lo vedevo o forse, lo sentivo soltanto.

La sua presenza. Il suo respiro. Il suo calore.


Mi sono inginocchiata su di lui.. poi piano mi sono abbassata. Ho tolto le mutandine.


Non pensavo.

Non capivo.

Eppure ero lì, sopra di lui, fin troppo vicina.


Lui s'è svegliato


- Mayra..?


La sua voce era stupita.


Ma io non ho risposto.

Non riuscivo.

Non ero completamente presente.

Era il mio corpo a decidere, a muoversi sopra il suo.


Poi, quando io ho raggiunto il culmine, basta. Tutto finito. Mi sono alzata come se niente fosse, me ne sono tornata nel letto e mi sono rimessa a dormire.


Quando ho riaperto gli occhi era mattina, la luce filtrava dalle tende e faceva quasi male.

Lui era ancora lì, sveglio, seduto sul tappeto.

Mi guardava, e io non capivo il perché.


All'improvviso mi è tornato tutto alla mente, o quasi. Ho ricordato che stavo provando un piacere immenso e che credo inconsciamente di essere andata a letto con Bat per sfogare quel piacere.

Ma tutto quello che so, che anche questa volta non ero io.


Magari quella notte una donna stava facendo l'amore, provando emozioni e sensazioni talmente intense che sono riuscite a trasmettersi in me, dato che a quanto pare ho questo "potere".

Quindi, non sento solo il dolore.


Mentre lui si stava mettendo le scarpe, ho preso coraggio


- Per ieri notte.. scusa 


Lui ha alzato lo sguardo, calmo.


- Non era mia intenzione. È stato uno sbaglio, nemmeno io so spiegarmelo 


Lui ha fatto un mezzo sorriso, uno di quelli che nascondono tutto 


- Tranquilla, va tutto bene


Ma so che non era vero.


Poi s'è alzato, ha aperto la porta e senza aggiungere niente se n'è andato.


Io sono rimasta lì. In piedi. E tutto quello che m'è venuto da pensare è che spesso le cose non dette recano più dolore di quelle accadute.


"Ma quindi questo vuol dire che posso essere anche comandata da questa cosa?.. se m'ha fatto andare a letto con lui perché quella donna o chiunque sia stata, provava eccitazione ed è stato il mio c



orpo ad agire, allora.."


No assurdo, non ci voglio pensare.

Non può essere.



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