Mi sveglio in ritardo per il lavoro, raro, non mi capita quasi mai.
Mi alzo di corsa e faccio tutto di fretta, non sto a guardare i dettagli più di tanto nel vestirmi.
Esco, prendo la bici e pedalo più veloce che posso fino al bar. Vedo che c'è già un cliente fuori ad aspettare e penso "eh adesso aspetta un attimo signore mio".
Mentre mi avvicino al bar mi rendo conto che il signore è Bat e subito mi torna alla mente il sogno che ho fatto stanotte e mi sale un brivido lungo la spina dorsale.
- Finalmente ce l'hai fatta ad arrivare, non hai sentito la sveglia?
- Esattamente così, ogni tanto capita, sai com'è. Comunque devi farti fare una copia delle chiavi perché non è possibile che lavori anche tu qui e non hai le chiavi
Mentre apro la porta del bar penso "in realtà è perché per metà nottata ho pensato a quel dannato sogno, ci credo che poi non ho sentito la sveglia".
Vado dietro al bancone per mettermi il grembiule e intanto mi sento i suoi occhi addosso, non so perché.
Anche lui va a metterselo.
Entra uno dei soliti clienti e lo serve Bat, che solitamente, se poteva, li lasciava tutti a me mentre lui andava a farsi gli affari suoi.
Stavolta no. Allora io ne approfitto per iniziare a fare qualcosa.
Oggi abbiamo un pranzo abbastanza grande e tutto dev'essere perfetto e ci siamo solo io e Bat, quindi, concentrazione massima.
I clienti dovrebbero arrivare intorno alle 13:00, spero siano puntuali e non dei casinari.
Sono le 13:03 e all'improvviso entrano un branco di persone, tra cui intravedo Kepler, lo psichiatra con cui la seduta non era andata molto bene.
Vado a salutarlo per educazione.
- Buon giorno signor Kepler, spero si troverà bene a mangiare qui
- Oh buon giorno a lei signorina Mayra, ma avevamo detto di darci del tu, no? Non pensavo lavorassi qui
Lo dice mentre si toglie la giacca e l'appoggia sulla sedia.
- Sì, hai ragione dottore, allora cosa posso portarvi mentre aspettate il pranzo?
- Scusa Mayra, prima ci terrei a dirti che purtroppo l'appuntamento dovrà saltare perché ho avuto un imprevisto. Ti chiamerò io per fissarne uno nuovo
Come se niente fosse, dopo avermelo detto, si mette a chiacchierare con gli altri al tavolo.
A giro prendo le ordinazioni di tutti, chi vuole la pasta, chi vuole la pizza, chi vuole la carne, chi vuole l'insalata.
Spero d'aver segnato tutto correttamente perché sono davvero in tanti.
Sono quasi le 15 del pomeriggio e loro sono appena andati via.
È stato un inferno, non c'era mai il tempo per fare niente.
Io e Bat ci guardiamo con la faccia stravolta e ci diamo il cinque, ma appena le nostre mani si sfiorano, quel "cinque" non rimane più solo un "cinque", mi prende la mano e la stringe.
È durato solo un attimo.
E mi chiedo perché l'abbia fatto, così, di punto in bianco.
Il problema è che ogni suo tocco mi fa tornare con la mente dentro a quel sogno, ma io non ci voglio più pensare. Basta. È stato solo un sogno come ogni altro.
In questo momento non c'è nessun cliente quindi decido d'andare un attimo nel retro a fumarmi una sigaretta. Appena chiudo la porta, si riapre ed entra Bat e fuma anche lui con me.
Non so cosa sia successo in quel momento.
Io sono appoggiata al bancone della cucina che mi fumo tranquilla la mia sigaretta, lui passeggia avanti e indietro davanti a me e mi fissa.
- Cos'hai da guardare?
Gli dico in modo un po' strafottente.
- Niente, mi sto solo rendendo conto che sei davvero bella
Mentre dice quello, mi si avvicina e mi incolla al bancone con una spinta.
Le sue labbra sono così vicine alle mie che sento uno strano desiderio crescere dentro di me.
- Che fai..?
Gli dico sottovoce sfiorando le sue labbra.
Lui lentamente si scosta da me.
- Non faccio nulla che tu non voglia, tranquilla
"Nulla che io non voglia? Penso che fosse la cosa che desiderassi di più in quel momento"
Un po' turbata, mi scollo dal bancone e mi fermo solo a guardarlo, e credo che dentro di me si sia scatenato un vortice di pensieri talmente osceni e limpidi da dover conservare dentro nascosti per sempre.
La voglia che riesce a scatenarmi quel ragazzo non la riesco a capire.. forse nemmeno voglio capirla..
E da adesso in poi non dovrà più succedere nient'altro in questo ambito. Già ho la testa con abbastanza pensieri, mi ci manca solo lui.
E dentro di me dico "qua sta per succedere un casino"..
Nessun commento:
Posta un commento